Sporco Lobbista – Il blog di Fabio Bistoncini

Pubblicato da Fabio Bistoncini il 01/05/2013 & archiviato in In evidenza, Personale

Marco Olmo. Il corridore

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Qualche tempo fa avevo visto, in un servizio sulla corsa in montagna, uno strano personaggio. Vecchio, magrissimo, sgraziato, schivo. Tutto il contrario dell’immagine di un atleta che partecipa a competizioni durissime. A limite della resistenza umana.

Eppure il commentatore diceva che quel vecchio era uno dei più forti del mondo. Il suo nome, Marco Olmo.

Annotato. Ed ecco che, nell’ultimo acquisto su Amazon, ho inserito questo libro:

Marco Olmo e Gaia De Pascale, Il corridore. Storia di una vita riscattata dallo sport (Ponte alle Grazie, 2012)

Un piccolo libro NON sulla corsa, sulla prestazione, sui successi.

E’ la sua storia di uomo, di montanaro e poi anche di corridore.

…ho sempre vissuto qui a Robilante, il paese di mia madre, un comune di 2400 anime in Val Vermenagna. Un torrente, i prati e le Alpi tutto intorno. Zone di partigiani, zone di contrabbandieri. Zone, soprattutto, di gente che nei pascoli, e nei campi, si è spezzata la schiena. Ma che quando, a un certo punto, ha deciso di lasciare la terra, si è ritrovata con un buco dentro che nient’altro al mondo sarebbe riuscito a riempire.

Montanaro da bambino, poi camionista, ed infine operaio, nella Buzzi Unicem che ancora vede da una finestra di casa sua. E’ la parabola di Marco Olmo. Che appartiene ad una generazione che uno scrittore (Nuto Revelli) condensò in un’espressione molto efficace: il mondo dei vinti.

Poi la scoperta della corsa. Un amore non immediato. Che passa prima dallo sci alpinismo e poi dallo sci da fondo.

Che Olmo abbandona però quando si impone la tecnica dello skating o “passo patinato”.

Era qualcosa di profondamente diverso rispetto a quello che conoscevo io. Qualcosa di molto più tecnico e diversificato. Non so perché, ma lo odiavo. C’era qualcosa di artificioso che non mi ha mai convinto.

Da quel momento in poi esiste solo la corsa, una dimensione per lui particolare.

Nel verde, tra i faggi e le betulle, o là dove i castagni selvatici sono stati più forti della noncuranza degli uomini, avrò avuto il tempo per pensare. A me, alla corsa, a quello che si prende e a quello che si dà. Soprattutto, a quello che giorno dopo giorno ci viene tolto.

E va riconquistato.

Mentre corro esiste solo il presente. Nel ginocchio che si piega, nei muscoli che si tendono, negli occhi che bruciano quando l’aria tira forte fino a strappare quasi il fiato, il passato e il futuro s’incuneano, fino a confondersi.

Non c’è ieri, non c’è domani.

Ci sono solo io, adesso.

Marco Olmo. Un corridore.

Non le gare brevi quindi, neanche le maratone.

Solo le corse in montagna per poi passare alle “ultra trail”. Quelle lunghissime di più giorni.

Non gareggia per partecipare. Lui vuole vincere.

Lo scopo di una gara è vincere. Mai scordarlo.

In seguito scopre il deserto dove partecipa alla mitica Marathon de Sable: 230 km da correre con temperature proibitive. Dove torna ogni anno.

E gira il mondo: la Death Valley, la Desert Cup, l’Oman, l’Islanda.

Per poi arrivare alla consacrazione internazionale: la vittoria all’Ultra Trail di Mont Blanc.

168 km attorno al Monte Bianco con 9.600 metri di dislivello positivo.

Per dare un’idea è salire oltre la cima dell’Everest partendo dal mare…

E’ la gara per definizione.

Di più non si può fare.

Di più non c’è.

E Olmo la vince per due anni di fila: 2005 e 2006. A 57 anni.

Contro atleti più giovani, fisicamente più forti, stilisticamente più belli.

Ma lui come un mulo, con il suo stile “tapascio”, li supera ad uno ad uno. Con spietata determinazione.

A 65 anni continua a correre e a partecipare alle gare più impegnative del pianeta.

Alzandosi per allenarsi quasi ogni giorno all’alba quando il paese è addormentato

4000 km all’anno, di media.

Vive della sua pensione. La sua disciplina sportiva, l’ultratrail, non ha munifici sponsor.

Resto povero e vado lontano.

Perchè in fondo, come conclude il suo libro:

correre è sempre il mio futuro.

Da leggere.

 

 

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