Oggi il Foglio pubblica questo articolo di Giuliano Ferrara che, con tinte non propriamente pastellate, attacca a testa bassa l’attuale Sindaco di Roma Virginia Raggi.
Lo spunto è l’ultima polemica su alcuni passaggi del programma, esposto nell’ultima riunione del Consiglio comunale, che sarebbero stati copiati. O ispirati, come invece suggeriscono i difensori del Sindaco.
Ma Ferrara va oltre, ovviamente.
Attribuendo la vittoria della Raggi a due eventi particolari:
– l’inchiesta su Mafia Capitale (su cui Ferrara nutre molti dubbi);
– l’incapacità della politica romana (in primis il PD), dopo il fallimento dell’esperienza Marino, di proporre un’alternativa realmente valida.
Tutto da leggere.
Anche perché lo stile di Giulianone è inconfondibile.
A cominciare dall’incipit:
Una che scrive “Roma Capitale è portatrice di una visione biocentrica che si oppone all’antropocentrismo specista che nella cultura occidentale ha trovato la sua massima espressione” può scrivere qualunque cosa, e qualunque cosa scriva vale come un torta di compleanno vegana su un barcone fluviale.
Una che fatta sindaco di una grande città legge queste parole, a quanto dicono vergognandosene un poco e con tono burocratico e dimesso, nell’Aula del Campidolgio come suo programma di governo, bè, una così è già bella che bollita.
Una che queste parole se le è fatte copiare e incollare da un team di collaboratori un poco idioti e parecchio pigri, e si fa come si dice a Roma “sgamare” senza problemi dal cronista Tommaso Labate del Corriere, non è proprio a capo di un dream team e non sembra avere l’expertise necessaria per governare Roma.
Il riferimento alla torta di compleanno vegana su un barcone fluviale è sublime…
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